Come Scegliere il Tuo Mazzo di TAROCCHI (o altre carte ispiratrici)

Buongiorno!

Eccoci a parlare di come scegliere il tuo mazzo di carte.
Io ne ho diversi perché mi piacciono e li ho scelti man mano che avevo l'ispirazione, l'intuizione, il suggerimento, l'indicazione.

Però come possiamo fare quando dobbiamo scegliere il nostro primo mazzo di carte?



Dobbiamo in un certo senso lasciarci guidare dalla nostra parte intuitiva: non è una mazzo che va scelto razionalmente ma è una scelta che possiamo fare ascoltando le sensazioni.

Dev'essere un mazzo che ci ispira, con cui sentiamo di avere una certa affinità, in un certo senso mi piace pensare che sia il mazzo che ci sceglie e quindi dobbiamo dare il modo al mazzo di chiamarci di dirci "Hey, sono qui! Scegli me!".

La cosa più bella sarebbe se tu potessi andare in un negozio e girellare, prendere in mano i mazzi, sfogliarli, anche se spesso non è possibile perché le confezioni sono chiuse, però puoi lo stesso guardare le scatole, dare un'occhiata alle confezioni dove ci sono almeno un paio di immagini.

Ci sono molti mazzi, ad esempio ci sono i Tarocchi di Marsiglia, i Rider-Waite, poi altri più particolari come le Carte Divinatorie degli Indiani d'America, molto bello e molto suggestivo.

Per cui la cosa migliore è andare, curiosare, provare, e poi magari aspettare anche un po', prendere un mazzo in mano, sentire un po' che sensazioni, che vibrazioni ti arrivano.
E poi ovviamente ti devono piacere i disegni, ti devono ispirare, ti devono dire qualcosa.


Ci possono essere mille motivi per cui scegli un mazzo: i colori, le immagini che ti ricordano qualcosa e dato che non li devi scegliere razionalmente sarà dal tuo inconscio che dovrai andare a pescare.

Sarà la tua Papessa interiore che ti dirà "Eccomi, eccoci, siamo noi le carte che devi scegliere".

E poi dovrai fare un lavoro per entrare in contatto con loro perché sono belle, sono affascinanti ma non sempre sono così immediate, per cui ci va un bel lavoro, un bel lavoro proprio nel senso di bello, un lavoro di avvicinamento a queste carte suggestive e ispiratrici.

Se guardiamo, ad esempio, le Papesse nei mazzi di Jodorowsky e Rider-Waite notiamo notevoli differenze, ma nel mazzo di carte rotonde di Madre Pace la Papessa è molto diversa, quasi spaventosa, terrific, direbbero gli inglesi. E' una sacerdotessa, una sciamana ma le colonne raffigurate ai lati sono presenti anche qui. La cosa bella confrontando i mazzi è proprio guardare come gli elementi caratteristici del personaggio sono resi nei vari mazzi.

In conclusione? Le carte vi devono chiamare, sono loro a cercarvi.

Le carte divinatorie degli indiani d'America le ho trovate proprio così, girellando una mattina per il mercato, senza cercare nulla di particolare, stavo camminando, ed è bello quando non cerco nulla e poi mi arriva qualcosa, sono aperta, è questo cammino aperto del matto, privo di intenzionalità.

Quando sei priva di intenzionalità ti arriva tutto.

Quindi andare alla ricerca del proprio mazzo, in questa maniera molto aperta, molto ricettiva in modo che siano le carte ad attirare la vostra attenzione e poi istintivamente dire: "Sono loro, prendo loro". Poi magari ne prenderete altri, ma il primo mazzo non si scorda mai 😘

pubblicato il 05/04/2016

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