L’altro giorno mi fischiavano le orecchie. L’Appeso si lamentava che persino io ho più fan di lui. Probabilmente è vero, so che vi piaccio, quando arrivo si sentono gridolini di gioia. Allora lasciatemi fare l’antipatico, per una volta, al limite passerete al fan club dell’Appeso.
Mi adorate perché sono la trasformazione, quella profonda, radicale.
E' vero.
Ma evitate sempre di pensare che io sono anche Quella Trasformazione.
Sì, proprio quella, non fate finta di non capire.
Davvero non ci arrivate?
Sono la trasformazione DEFINITIVA.
Avete completamente rimosso questo aspetto di me.
Avete creato una società in cui sono esaltati “valori” come la giovinezza, la bellezza e il denaro.
Li rincorrete e vi ci aggrappate disperatamente, trascurando quello che davvero importa.
Avete dimenticato la Natura, di cui siete parte, e l’avete oltraggiata, senza accorgervi che stavate maltrattando voi stessi.
Avete dimenticato i cicli naturali di vita-morte-vita, come se ignorandoli avreste potuto evitarli.
E soprattutto avete rimosso l’idea che come umani siete mortali.
Già. Mi spiace ricordarvelo ma è così. D’altronde, se c’è qualcuno che deve dirvelo, sono proprio io.
Per la paura della morte avete rinunciato a vivere.
O vivete rimpiccioliti, schiacciati.
Vi siete persi e avete perso il gusto della meraviglia per la vita.
Alcuni di voi dichiarano di essere Esseri di Luce, si mandano abbracci di Luce, e poi si attaccano a questo corpo umano con ostinazione.
Mi spiegate come diavolo potete ritornare alla vostra vera essenza di Luce se continuate a restare in questo guscio, questo involucro, questo carapace umano?
Siete qui, su questo pianeta, a fare una meravigliosa esperienza da riportare poi alla Coscienza che fa così esperienza di sé.
Come quando si va in vacanza e poi si torna a casa e si racconta tutto agli amici.
E' come se andaste a fare una bellissima crociera che vi porta nei luoghi più stupendi e poi quando è ora di tornare a casa non voleste scendere dalla nave.
Non potete restare sulla nave, si torna a casa, magari per poi fare un’altra crociera.
Siate sereni e godetevi il viaggio con la consapevolezza di quello che è.
Ringraziate tutti i compagni di viaggio, ringraziate tutte le esperienze, quelle belle che vi hanno fatto piacere e quelle brutte che vi hanno fatto crescere.
E soprattutto, siate liberi di vivere.