Più o meno funzionava così: era domenica pomeriggio, eravamo seduti in salotto, c'erano gli amici dei miei e mia madre che, a un certo punto, se ne usciva con questa cosa: "...e quando l'infermiera è venuta a portarmi mia figlia appena nata ho detto: '
Ma quant'è brutta!' e l'infermiera scandalizzata '
Signora, ma è sua figlia!' 'Appunto, per quello mi permetto di dire che è brutta!'".
E giù tutti a ridere,
tranne me che avrei voluto sparire, guardavo il pavimento e aspettavo che si aprisse per sprofondare, ma niente, non si spostava nemmeno una piastrella, così alzavo la testa, abbozzavo un sorriso e sprofondavo nel divano. Avevo più o meno 4 anni e questa cosa è andata avanti per anni.
Qualche giorno fa ho guardato un documentario su Netflix su Diana Vreeland, direttrice di
Vogue America prima di
Anna - Il diavolo veste Prada -
Wintour.
La Vreeland è stata straordinaria nel rilanciare Vogue, coinvolgendo artisti e attrici, lanciando Lauren Hutton (hai presente
American Gigolò? Richard Gere? Ok, lei è la sua partner), celebrando il profilo di Barbra Streisand, creando le icone della moda.
Un genio con una fortissima personalità.
A un certo punto
l'intervistatore le chiede della sua infanzia e lei, abbassando il tono di voce, dice che sua madre continuava a chiederle
"Ma perché non sei bella come tua sorella? Perché sei così brutta?", poi flirtava con i suoi fidanzatini e qualche volta glieli portava via.
Sulla bruttezza ho avuto un déjà vu e mi si è stretto il cuore, sul resto sono rimasta basita. Le rubava i fidanzatini? Sua madre? Pare di sì.
Hai presente che effetti sull'autostima ti combina una roba del genere? Eppure è servito tutto. Tutto quello che è successo ha fatto di lei l'Imperatrice della moda, come è stata definita.
Le ha fatto tirare fuori unghie, grinta e coraggio. L'ha fatta arrivare fin lassù, sull'Olimpo della moda a dettare legge indisturbata e inarrivabile per decenni.
Anche a me è servito tutto quello che mi è accaduto per diventare la donna che sono, per sentirmi forte, centrata e con un senso di pace nel cuore.
Pensaci. Tutto quello che ti è successo ti ha fatta arrivare dove sei.Ti ha dato gli strumenti, le capacità, la forza che hai.Come è successo alla Vreeland, come è successo a me.Lei ce l'ha fatta, io anche. E anche tu puoi riuscirci.Riparti da dove sei ora.p.s. Come è andata a finire con mia mamma? Qualche anno fa le ho detto che le sue parole mi avevano fatto molto male. L'ho vista sinceramente dispiaciuta, si è scusata, ha detto che non se ne rendeva conto, abbiamo pianto un po', l'ho perdonata e ci siamo abbracciate forte!