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Quel che ho percepito spesso durante i colloqui è un immenso desiderio d'amore, quasi una fame d'amore, unita a un insufficiente amore verso se stesse, una inadeguata fiducia nelle loro capacità, una bassa autostima.
Come se, alla fine, quell'amore tanto desiderato dovesse colmare un grande vuoto e dare un senso alla loro vita, giustificare la loro esistenza. Perché, in fondo, non si sono mai sentite amate profondamente, totalmente, incondizionatamente.
Non essere state amate pienamente può lasciare una fragilità interiore, la sensazione di non essere abbastanza, di non valere abbastanza.
Un senso di inadeguatezza e l'incapacità di avere fiducia in se stesse, di meritare una vita piena e appagante. E quindi di giocare "in difesa" anziché vivere la vita dei loro sogni.
Queste sono credenze limitanti.
Siamo figli dei nostri genitori, è vero, ma non è solo grazie a loro che siamo qui.
Se siamo qui è grazie ad una serie di circostanze molto più grandi di noi, molto più grandi dei nostri genitori, e che coinvolgono l'intero Universo.
In qualche modo tutto l'Universo ha voluto che fossimo qui.
E possiamo sperimentare l'amore e il sostegno dell'Universo. Un amore immenso, infinito.
Possiamo superare le credenze limitanti, andare oltre le nostre paure.
Ciascuna di noi è unica. Anche tu.
I particolari doni, quei particolari talenti che hai tu, non li ha nessun'altra persona su questa Terra, in questo Universo, perché sei unica e sei speciale.
Vai alla ricerca della tua unicità e condividila. Questo è il significato del tuo essere Qui.
La tua vita può essere piena e appagante, e può essere vissuta nella gioia, nella ricchezza, nell'abbondanza, perché sei Qui.