Tarocchi e divinazione: che passione!


Ogni volta che usavo i Tarocchi scoprivo parti sconosciute di me stessa e mi inoltravo in un universo vivo, conscio e interconnesso. E la saggezza intrinseca di quegli oracoli mi convinceva sempre più della presenza di qualcosa di sacro.

Questi strumenti di divinazione sono come un faro per una nave in mare aperto. Ci indicano dove si trova la riva, la posizione degli scogli e sono un punto di riferimento durante una tempesta o una notte buia e senza stelle. Ma, in ultima analisi, la decisione sulla rotta da prendere è solo nostra.
Le nostre scelte, il nostro libero arbitrio, le nostre aspettative, le nostre paure, i nostri desideri, le nostre convinzioni: tutto questo influenza gli eventi.

Uno strumento divinatorio ci fornisce informazioni circa le forze, le possibilità e le probabilità, in modo che possiamo decidere saggiamente. E, cosa ancora più importante, la consapevolezza, il coraggio, la compassione, la crescita nascono dalle nostre scelte personali.
Questo è il vero viaggio magico che porta alla maturità e al divino.

Quando usavo le tecniche divinatorie, la mia seconda vista riacquistava chiarezza, entravo in un regno di consapevolezza il cui simbolo era un portale che conduceva a una realtà mistica e spirituale.

Grazie agli strumenti divinatori possiamo scoprire quali forse sacre e archetipe sono al lavoro nelle nostre vite e possiamo comprenderne il significato, portandolo alla luce dalle profondità del nostro inconscio. La realtà non ordinaria coesiste con quella quotidiana, in questo segreto reame di ombre governano le leggi e i principi della magia.

In uno stato di coscienza alterata, siamo in grado di attraversare lo specchio, entriamo in un'altra dimensione e diventiamo consapevoli delle connessioni energetiche.
Usciamo dal tempo, riviviamo il passato e prevediamo il futuro.

- Phyllis Curott -


pubblicato il 05/03/2013

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